C'è chi crede che per valorizzare la cultura sia necessario "spendere e spandere" e chi, invece, ritiene che con quel "tanto che basta" si possa dare lo stesso risalto, la stessa importanza e le giuste gratificazioni a chi è al servizio costante della cultura e della letteratura, un servizio fatto nell'ombra, sconosciuto ai più e difficilmente appetibile per la grande fornace di premi, concorsi, riconoscimenti letterari regionali, provinciali, nazionali che, non si sa come né perché, ruotano intorno allo stesso cerchio ristretto di critici per un verso; autori per l'altro verso.
A dimostrazione che si può anche dire "no" a questo sistema cui tutti siamo assuefatti, da quest'anno è stata istituita la prima edizione del Premio Letterario Alternativo da un comitato di intellettuali, artisti e letterati siciliani di grande spessore culturale.
Il Premio, che non prevederà elargizioni di denaro né privato né pubblico, vedrà premiati tre autori per tre sezioni: Pietro Barcellona per la sezione "pensiero filosofico"; Sergio Mangiavillano per la sezione "narrativa"; Dario Consoli per la sezione "saggistica".
L'editrice, totalmente a favore dell'iniziativa, sarà presente alla serata di premiazione (ore 18, presso la sala consiliare del Municipio di Riposto (CT)) non solo come sostenitrice dell'iniziativa, ma anche in qualità di critico che relazionerà sull'opera valutata e proposta come vincitrice della sezione narrativa: L'impostura dell'abate Staropoli di Sergio Mangiavillano.